Pietà per i morti di Fossoli
A circa un anno dalla strage, a Liberazione appena avvenuta, il 3 maggio 1945 il Presidente del CLN della città di Milano avv. Luigi Meda dava disposizione ai Comitati di Liberazione, alle Autorità e alle Formazioni di Volontari di coadiuvare in ogni modo il signor Mario Brenna e la signora Libera Albertoni – rispettivamente padre e moglie di Ferdinando Brenna, fucilato dai tedeschi a Fossoli il 12 luglio 1944 –, i quali avevano espressamente richiesto che venisse riesumata la salma del loro congiunto, perché le fossero rese le doverose onoranze funebri.
A loro ben presto si erano uniti la Sig.ra Anna Sas Kulczycka, compagna di Jerzi Sas Kulczycki, e i signori Mario Bianchi, Amalia Pomé, Luisa Bianchi e Albertina Casiraghi, padre, madre, sorella e moglie dell’internato Carlo Bianchi. Insieme al dottor Angelo Bianchi Bosisio, amico del giovane, essi si erano recati a Fossoli due giorni dopo, il 5 maggio, decisi a riesumare i corpi dei propri cari e a portarli a Milano, per dare loro degna sepoltura.
La richiesta dei parenti delle vittime era stata anticipata dalla visita a Fossoli e al cimitero di Carpi dell’onorevole Luigi Gasparotto, il quale nel suo Diario di un deputato [dall’Oglio editore, Milano 1945], alla data del 29 aprile – 1° maggio 1945 scriveva: «Il generale Alexander invita i ministri militari a visitare col principe luogotenente le truppe italiane in movimento al Nord. Così potrò visitare Fossoli. [...] Fossoli! Qui fu assassinato mio figlio. Ne visitiamo la fossa, n. 551, al vicino cimitero di Carpi. Quanto strazio! Il parroco di Fossoli, il vescovo, e il compagno di carcere Saglieri mi raccontano particolari strazianti. L’ordine dell’assassinio è arrivato improvviso, certo da Milano. Il mistero pesa sulla fine del lungo martirio. ‘Egli era sempre sereno! Abbiamo fatto di tutto – mi dicono – per salvarlo, ma egli non voleva uscire solo’».
Le famiglie dei Caduti, sostenute così nelle loro richieste dal Presidente del CLN milanese Meda e da quello del CLN carpigiano Emilio Cabassi, avevano ottenuto che si istituisse un’apposita Commissione, il cui compito era quello di recarsi a Fossoli in data 7 maggio , per ottemperare alle pratiche richieste per la riesumazione. La Commissione suddetta aveva subito sollecitato l’intervento, oltre che del personale sanitario dell’Istituto di medicina legale milanese, anche di infermieri e di tecnici preposti alla custodia degli oggetti rinvenuti sui corpi. Alcuni di essi sarebbero risultati decisivi ai fini dell’identificazione delle vittime . Raccolti in apposite cassettine, gli oggetti sarebbero stati restituiti, a operazioni concluse, alle famiglie. Per i parenti era stato predisposto, così come deliberato dal CLN milanese, un apposito servizio di trasporto, dal capoluogo lombardo a Carpi, perché potessero procedere al riconoscimento dei loro cari.
«La lista dei parenti dei Martiri recatisi a Carpi il 17 maggio si compone delle seguenti persone:
Bucci Rosa per Carlini Davide, Manzi Rag. Enrico per Dott. Antonio Manzi, Levrino Giov. Batt. E Levrino Marco per Levrino Michele, Polillo Dr. Arrigo per Gino Marini, Lacerra Alfonso per Lacerra Felice, Mormino Salvatore per Mormino Pietro, Martinelli Emilio per Martinelli Arturo, Nina Gambacorti Passerini, Caglio per Caglio Francesco, Guarenti Alba per Guarenti Davide, Prina Elena per Prina Carlo, Arosio Giordano per Arosio Enrico, Messa Alessandro per Messa Ernesto, Ficacci Giuseppina per Achille Andrea, Pozzoli Ercole per Pozzoli Mario, Botturi Domenico per Dal Pozzo Manfredo, Botta Vittorio per Cocquio Alfonso, Signora Tirale per Colon Tirale, Marsilio Giovanni per Marsilio Nino, Minorini Giacomo per Balzarini Primo, Colombo Giuseppe per Colombo Bruno, Laura Fuà per Barbera Giovanni, Ciceri Maria per Ciceri Nino, Gatti Rosetta per Colombo Antonio, N.N. per Frigerio Luigi, N.N. per Minonzio Franco, Carioni Giuseppe per Carioni Emanuele, Schianaia Maria per Vercesi Luigi, Rigamonti Paolo per De Grandi Carlo, Brenna Libero per Brenna Ferdinando, Panceri Clara per Panceri Ubaldo, Villa Carlo per Luraghi Luigi, Zampiron Giovanni per Fugazza Antonio, Dott. Tassarotti Pippo per Renacci Ettore.»
Trascrizione del documento conservato presso l’Archivio dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, fondo CLN Città di Milano, b.11, fasc. 59
Francesca Baldini